TARTUFI E FUNGHI

Equitalia: decadono 700 dirigenti e le cartelle esattoriali

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lupo_solitario
view post Posted on 19/3/2015, 08:52




Agenzia delle Entrate: decadono 700 dirigenti e le cartelle esattoriali


Milioni di cartelle esattoriali notificate negli ultimi anni sono a rischio nullità!

La Corte Costituzionale si è finalmente espressa su una questione che da tempo pendeva sui contribuenti: lo scandalo dei “falsi” dirigenti presso l’Agenzia delle Entrate, oltre 700 funzionari (su mille) che erano stati “elevati” al ruolo di dirigenti pur senza aver partecipato a un normale concorso. Ora, di conseguenza, potrebbero risultare nulle anche le cartelle di accertamento firmate dagli stessi. Vediamo nel dettaglio la vicenda, la sentenza e le conseguenze per i contribuenti con l'approfondimento dell'avvocato Angelo Greco.

FULMINE A CIEL SERENO
Un vero fulmine a ciel sereno. La tanto attesa sentenza della Corte Costituzionale è uscita: le nomine "fasulle" dei funzionari dell'Agenzia delle Entrate, portati al ruolo di dirigenti senza un pubblico concorso, sono tutte nulle. E, perciò, sono nulli anche gli atti da questi firmati e notificati ai contribuenti.

LA VICENDA
Per supplire alla carenza di organico dirigenziale, l'Agenzia delle Entrate, qualche anno fa, aveva deciso di promuovere alla qualifica di dirigente ben 767 funzionari, senza prima averli sottoposti a un concorso pubblico, per come invece prescrive la nostra Costituzione ("agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso". La questione, che era stata sollevata inizialmente dal Tar del Lazio, e aveva poi subito uno stop a causa di una legge sanatoria del 2012. Ma su quest'ultima era forte la puzza di incostituzionalità. Tant'è che il Consiglio di Stato aveva rinviato gli atti alla Corte Costituzionale perché si pronunciasse in merito e decidesse, una volta per tutte, se è vero o meno che, in Italia, anche i funzionari del pubblico impiego (così come tutti gli altri dipendenti della pubblica amministrazione) debbano sottostare all'obbligo del concorso per accedere ai posti.

LA SENTENZA
Per la Consulta non ci sono stati dubbi: chiunque acceda al pubblico impiego lo può fare solo tramite un concorso pubblico e mai, quindi, con una legge di "sanatoria" o con una nomina interna. E ciò vale anche se si parla del tanto temuto fisco. Il succo della sentenza è chiaro: è incostituzionale il la legge del 2012 che, dopo la bocciatura del TAR Lazio della nomina dei funzionari dell'Agenzia delle Entrate a dirigenti, pur senza la qualifica, aveva introdotto una sorta di sanatoria. Insomma, in attesa che fossero indette le normali gare, gli incarichi "a tempo" da dirigente, conferiti a funzionari dell'Agenzia delle Entrate senza i concorsi regolari dovevano ritenersi validi. Il che è palesemente illegittimo per contrasto con la Costituzione e con la norma che impone che, a tutti i pubblici uffici, si giunge solo tramite concorso.

LA NULLITA' DI ATTI E CARTELLE ESATTORIALI
Poiché sono state bocciate ben 767 nomine su circa 1000 dirigenti di ruolo, ciò significa che più del 50% delle cartelle che, in tutti questi anni, Equitalia ha notificato agli italiani, sono nulle. O meglio, del tutto inesistenti perché firmate da soggetti che non avevano il potere per farlo e per ricoprire tale ruolo. Insomma, questo significa che tutti gli atti che sono stati firmati dai dirigenti (o meglio, funzionari svolgenti funzioni da dirigenti) potrebbero essere dichiarati "inesistenti" (per mancanza di poteri) dalla giurisprudenza. E, con essi, a cadere sarebbero anche le relative cartelle di Equitalia che sono state notificate sulla base di tali accertamenti.

COME SAPERE SE L'ATTO E' NULLO
Per evitare un ricorso "alla cieca" contro la cartella esattoriale, bisogna innanzitutto verificare che la stessa abbia come presupposto un pagamento chiesto dall'Agenzia delle Entrate e non da altre amministrazioni. Poi bisognerebbe avere la certezza che l'atto a monte sia stato notificato da uno dei falsi dirigenti. Tuttavia l'elenco dei dirigenti privi di potere non è mai stato diffuso ufficialmente. Il contribuente potrebbe tentare di superare l'ostacolo depositando una istanza di accesso agli atti amministrativi e chiedendo di verificare la documentazione inerente alla carriera del dirigente firmatario.

SCADENZA TERMINI
In verità, stando all'orientamento (maggioritario) che ritiene gli atti privi di firma "inesistenti", questo non dovrebbe essere un problema, in quanto si tratterebbe di una nullità non sanabile neanche con il decorso dei termini. Ovviamente, però, ogni tribunale ha la sua interpretazione.

VALE SOLO PER EQUITALIA
Attenzione: la questione riguarda solo le cartelle determinate da atti firmati dall'Agenzia delle Entrate e non, quindi, per imposte locali, contravvenzioni o richieste di pagamento dell'Inps.





http://www.quifinanza.it/9278/foto/bufera-...sattoriali.html
 
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