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Terrorismo, gli 007: "Italia simbolo, cresce il rischio attacchi"

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maxpower1th
view post Posted on 1/3/2015, 09:05




Terrorismo, gli 007: "Italia simbolo, cresce il rischio attacchi"


L'Italia è un "potenziale obiettivo" di attacchi terroristici anche per "la sua valenza simbolica di epicentro della cristianità". Lo scrivono i Servizi segreti nella Relazione del Dis al Parlamento rilevando che c'è un "crescente rischio di attacchi"

27 febbraio 2015L'Italia è un "potenziale obiettivo" di attacchi terroristici anche per "la sua valenza simbolica di epicentro della cristianità", una valenza "evocata, di fatto, dai reiterati richiami alla conquista di Roma presenti nella propaganda jihadista". Lo scrivono i Servizi segreti nella Relazione del Dis al Parlamento ribadendo che allo stato non sono emerse "attività o pianificazioni" di attacchi nel nostro Paese. C'è però, per questo e non solo in Italia ma anche in Europa, un "crescente rischio di attacchi" terroristici ad opera "di varie categorie". E, come spiegano i servizi nella relazione al Parlamento, tra le potenziali minacce ci sono anche le donne: mogli, familiari o amiche di combattenti "attratte dall'eroismo dei propri cari, specie se martiri". Poche ore dopo l’annuncio del ministro dell’Interno Angelino Alfano che ha raccontato come, da dicembre, dal nostro Paese siano stati espulsi 21 sospettati di radicalismo islamico, arriva in Parlamento la relazione degli 007 che traccia un quadro preoccupante, anche se come sottolineato non sono stati rilevati pericoli imminenti. Libia potenziale minaccia "Lo scenario libico può trasformarsi in una minaccia diretta per l'Italia", come piattaforma per proiezioni terroristiche, pericolo per gli approvvigionamenti energetici, snodo per l'immigrazione clandestina. Per questi motivi, indica la relazione, l'intelligence ha continuato a svolgere in Libia, lungo tutto il 2014, "un ruolo importante, al fine di monitorare ed attenuare i rischi per la nostra presenza ed anche di valutare i margini per contribuire ad innescarvi le auspicate dinamiche virtuose". Per l'Italia, proseguono i servizi, la Libia è un "teatro di assoluta importanza" e c'è l'impegno "a sostegno ed in armonia con l'azione delle Nazioni Unite, a scongiurarne la frammentazione ed a sostenere un processo politico di transizione inclusivo nel quale possano pacificamente e democraticamente riconoscersi tutte le componenti di quel popolo". Tra le numerose milizie islamiche che si contendono il controllo del territorio in Libia, quelli riconducibili ad Ansar al Shariah hanno un ruolo di rilievo. Inizialmente operavano in Tripolitania e Cirenaica, ma poi si sono spinti anche in altre zone, in particolare in quella sud-occidentale del Fezzan, che rappresenta un vero e proprio rifugio sicuro. Alta attenzione sull’Expo E' alta l'attenzione dei Servizi riguardo la mobilitazione contro l'Expo a Milano, in particolare per la protesta che l'area antagonista sta organizzando per la giornata inaugurale della fiera il primo maggio 2015. La relazione del Dis (Dipartimento delle informazione per la sicurezza) al Parlamento sottolinea come la giornata è destinata a "richiamare nel capoluogo lombardo attivisti da tutto il territorio nazionale". E proprio i movimenti per la casa sono indicati tra i principali attori della mobilitazione anticrisi dagli 007 che sottolineano come la crisi ed il conseguente disagio sociale possano costituire un terreno fertile per l’innalzamento del livello delle proteste. Anche se, aggiungono, la base dei lavoratori al momento si è mostrata "refrattaria ai tentativi di innalzamento del livello messi in atto dagli antagonisti". Web e radicalismo Giovani, esperti di informatica ma con poca conoscenza della dottrina: i servizi segreti lanciano l'allarme sulla "nuova generazione di jihadisti" che si sta formando in Europa. L'Ue, scrivono gli 007, è "permeabile alle attività di proselitismo e reclutamento" e "si moltiplicano i segnali di cooptazione ideologica di aspiranti mujaheddin". Ed è in questo quadro che "è emersa la presenza di quella che potrebbe essere definita come una nuova generazione di jihadisti”. "Appare sempre più concreto" il rischio che sul web "agiscano veri e propri centri di reclutamento per aspiranti jihadisti", in grado di intercettare l'insoddisfazione dei terroristi homegrown che aspirano a passare dalla tastiera di un computer ai teatri di guerra siriani e iracheni. Nel monitorare la rete, sottolineano gli 007, "si è registrata la tendenza", soprattutto da parte dei più giovani, "a privilegiare i social network, attraverso i quali, tra l'altro, i foreign fighters europei, per spronare i connazionali correligionari, alimentano un'informazione parallela ai comunicati 'ufficiali' dei gruppi armati - peraltro sempre più spesso sottotitolati o tradotti in italiano – diffondendo immagini di guerra", ricordi di martiri e il racconto della loro esperienza "accanto ai fratelli provenienti da tutto il mondo". In atto cyber-jihad E' in atto una cyber-jihad da parte di gruppi islamisti, Isis in primis. L'Islamic State – spiegano gli 007 - ha realizzato un sito web, Asnar al Ghrabaa project, per garantire la possibilità di comunicare in modalità sicura attraverso l'impiego della crittografia. Quanto all'attività di propaganda, è risultato prevalente il ricorso a piattaforme di social network, attraverso cui sono stati gestiti centinaia di account, pubblicati e diffusi messaggi, immagini e video. Sebbene ad oggi non siano stati registrati attacchi di matrice terroristica contro sistemi Information Technology di rilevanza strategica, l'intelligence invita a non sottovalutare l'interesse di alcuni gruppi a lanciare attacchi cyber contro i sistemi e le reti di infrastrutture critiche di Stati Uniti e Europa. Emerge infine una contrapposizione, destinata ad avere ulteriori sviluppi, tra i due attori della minaccia: Isis e Anonymous. Immigrazione, non ci sono riscontri di infiltrazioni ma rischio proselitismo Nessun riscontro concreto all'ipotesi di infiltrazioni terroristiche nei flussi di migranti via mare, anche se il rischio "permane all'attenzione dell'intelligence" che registra tuttavia quale potenziale minaccia "le rilevate collaborazioni e intese contingenti in estese zone del Nord Africa e della regione sahelo-sahariana tra organizzazioni di trafficanti e gruppi armati di matrice islamista". Ed è all'attenzione dei servizi italiani l'eventualità che "circuiti radicali di ispirazione jihadista possano ricercare, ai fini di proselitismo, spazi d'influenza nei centri di immigrazione presenti sul territorio nazionale, esposti a ricorrenti situazioni di congestione e permeabili all'azione di sodalizi criminali interessati a favorire la fuga dei migranti. "L'enorme afflusso di migranti sul territorio - prosegue la relazione - ha messo a dura prova la capacità recettiva del circuito di accoglienza". Si sono registrate quindi proteste plateali e violente, nonché il frequente rifiuto dei profughi di sottoporsi alle procedure di identificazione con conseguenze sull'efficacia delle attività di controllo e riconoscimento. "La dispersione dei migranti sul territorio ed il passaggio alla condizione di clandestinità - indicano gli 007 – hanno accentuato il rischio di una loro cooptazione nei circuiti delinquenziali" e l'aumento esponenziale degli arrivi rischia di creare mancata integrazione, ampliamento dei cosiddetti ghetti etnici e processi di radicalizzazione.


Fonte: www.rainews.it/dl/rainews/articoli/...69f155c1bf.html








Poveri "terroristi" il fatto è che siete arrivati troppo tardi , già ci ha pensato lo stato a terrorizzare i cittadini, per voi ormai non c'è più spazio.

:wacko:
 
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