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Allarme partite Iva, un lavoratore autonomo su quattro è a rischio povertà

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maxpower1th
view post Posted on 6/2/2015, 09:02




Allarme partite Iva, un lavoratore autonomo su quattro è a rischio povertà


La categoria rischia più di tutti di scivolare nel baratro della povertà e dell'esclusione sociale.


Partite Iva, è allarme: i lavoratori autonomi sono a rischio povertà, più dei lavoratori dipendenti e persino dei pensionati. Lo denuncia la Cgia di Mestre, che ha calcolato che una famiglia su quattro con reddito principale da lavoro autonomo ha un reddito imponibile inferiore a 9.456 euro annui, la soglia di povertà stabilita dall'Istat. A pesare sul rischio povertà la mancanza di ammortizzatori sociali in caso di perdita del lavoro: per le partite Iva non sono previste né indennità di disoccupazione né cassa integrazione.

Partite Iva, povertà in agguato
Le famiglie la cui fonte di reddito principale è un lavoratore autonomo sono quelle più a rischio povertà. I dati evidenziati dalla Cgia di Mestre e da Bankitalia rivelano che nel 2013, il 24,9% di queste -una su quattro - ha avuto un reddito annuale inferiore a 9.456 euro annui, la soglia di povertà calcolata dall'Istat). Lavoratori autonomi i più colpiti dalla crisi. A essere sull'orlo del baratro sono soprattutto le famiglie dei piccoli imprenditori, degli artigiani, dei commercianti, dei liberi professionisti e dei soci di cooperative.

Per gli autonomi è peggio
Se il 24,9% degli autonomi è a rischio, tra le famiglie con reddito da pensione è il 20,9% ad avere un reddito al di sotto della soglia di povertà, mentre per quelle dei lavoratori dipendenti il tasso scende al 14,4% (quasi la metà rispetto al dato riferito alle famiglie degli autonomi).

Nessun ammortizzatore sociale
"A differenza dei lavoratori dipendenti - fa notare il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi - quando un autonomo chiude definitivamente bottega non dispone di alcuna misura di sostegno al reddito. Ad esclusione dei collaboratori a progetto che possono contare su un indennizzo una tantum, le partite Iva non usufruiscono dell'indennità di disoccupazione e di alcuna forma di cassaintegrazione in deroga e/o ordinaria/straordinaria. Una volta chiusa l'attività, ci si rimette in gioco e si va alla ricerca di un nuovo lavoro. Purtroppo non è facile trovarne un altro: spesso l'età non più giovanissima e le difficoltà del momento costituiscono una barriera invalicabile al reinserimento, spingendo queste persone verso forme di lavoro completamente in nero".

Chiude il 6,3%
Dal 2008, rileva la Cgia, gli autonomi che hanno chiuso l'attività sono stati 348.400, con una contrazione del 6,3 per cento. I dipendenti si sono ridotti di 662.600 unità, ovverp del 3,8%.

Al sud è peggio
Le partite Iva stanno peggio al Sud e soprattutto in Calabria, in Sardegna e in Campania. Dal 2008 la riduzione nel Mezzogiorno è stata del 9,9 per cento (- 160.000 unità). Segue il Nordovest con il -7,8 per cento (-122.800 unità), mentre al Nordest (-4,3 per cento) e al Centro (-1,3 per cento) la situazione è meno drammatica.


Fonte: http://www.quifinanza.it/8952/foto/allarme...html?refresh_ce


CAZZO SE E' VERO!!!!!!!! :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry:
 
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