TARTUFI E FUNGHI

26 - Armillaria tabescens

« Older   Newer »
  Share  
maxpower1th
view post Posted on 16/11/2012, 21:48




Armillaria tabescens


jpg


L' Armillaria tabescens è un fungo autunnale molto popolare in alcune zone d'Italia e pressoché sconosciuto in altre; è noto ai più come
"chiodino" o "famigliola", appellativi che divide equamente con Armillaria mellea, da cui però differisce per molte caratteristiche, in primis
per via delle dimensioni dei chiodi che sono notevolmente più ridotte in A. tabescens. Come per A. mellea questo fungo andrebbe
consumato in quantità modiche in quanto piuttosto pesanteda digerire e comunque va ben cotto dato che è tossico da crudo; poco cotto
può dare luogo a problemi gastro-intestinali, se pur di lieve entità.

Cappello
Carnoso, convesso, poi appianato-depresso, umbonato; orlo sottile, involuto e lobato; bruno-rossastro o bruno-giallo, ricoperto da squamette
più scure; 2–8 cm di diametro.

Lamelle
Fitte, appena decorrenti al gambo, da biancastre a rosa-bruno, o con colore al cappello.

Gambo
Pieno, alto, cilindrico, fibrilloso, liscio, colore ocra-bruno o rossiccio pallido, attenuato alla base, per compressione, con altri gambi dello
stesso ceppo. Tipicamente privo di anello.

Carne
Biancastra, fragile nei cappelli, elastica e più coriacea nei gambi. A volte quasi legnosa alla base dei cespi.

Odore
Forte, più o meno gradevole, dolce ed acidulo.

Sapore
Dolce, a volte con retrogusto leggermente amarognolo. Un po' acidulo e marcatamente amarognolo negli esemplari più vecchi che talvolta
risultano anche un po' viscidi.

Spore
Ellittico-ovoidali, bianche o crema pallido in massa.

Habitat
Specie cespitosa, fruttifica in autunno nei boschi di latifoglie, in gruppi sulle radici o sulle ceppaie.
Un singolo cespo può arrivare a contenere centinaia di cappelli.

Tossico da crudo.
Commestibile molto buono e piuttosto ricercato, previa cottura (con eliminazione dell'acqua di prebollitura, come per Armillaria mellea).
Possibili intolleranze individuali, che possono insorgere anche successivamente a precedenti utilizzi alimentari. Astenersi dal consumo di
esemplari troppo vecchi in quanto spesso possiedono un sapore sgradevole e la carne piuttosto viscida.

Specie simili
Armillaria mellea, da cui si differenzia per l'assenza di anello, caratteristica che la pone in contraddizione con la stessa definizione del
genere armillaria. Collybia fusipes, da cui si differenzia perché quest'ultima specie possiede lamelle adnate e non decorrenti, per via
dell'odore completamente differente nelle due specie e perché la C. fusipes possiede un gambo fibroso e stopposo.
 
Top
0 replies since 16/11/2012, 21:48   110 views
  Share