TARTUFI E FUNGHI

20 - Amanita phalloides

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maxpower1th
view post Posted on 27/2/2012, 11:10




Amanita phalloides

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L'Amanita phalloides nota anche come Tignosa verdognola ed Agaricus phalloides è un fungo mortale assai
diffuso ed è probabilmente il più pericoloso esistente in natura a causa del suo elevato polimorfismo che lo
rende somigliante a molte specie, congeneri e non.


Cappello
5 ÷ 20 cm. Nel primordio a forma di uovo con la parte più grossa conficcata nel terreno; appianato nel vecchio.
Cuticola di norma secca, sericea, con evidenti striature longitudinali più scure (fibrille radiali innate), viscida a
tempo umido.

Fungo policromatico
colore classico verdastro ma anche giallastro, bruno-nocciola e bianca (varietà alba). Margine liscio e uniforme.

Lamelle
staccate dal gambo, fitte, alte, bianche.

Gambo
Bianco, spesso ornato da "zebrature" simili al colore del cappello (non facilmente distinguibili nella varietà alba),
prima pieno e poi cavo nell'esemplare molto vecchio, bulboso alla base.

Anello
Bianco con riflessi giallognoli, cadente a fazzoletto sul gambo, spesso caduco negli esemplari maturi.

Carne
bianca immutabile, molliccia; sapore gradevole di nocciola. Odore nullo salvo negli esemplari vecchi che diventa
nauseabondo.

Odore
pressoché nullo (o di rosa appassita) nel fungo fresco e giovane, di miele nel fungo adulto, fetido e cadaverico
nel fungo fradicio. Il micologo Riccardo Mazza, nel suo libro "Introduzione alla Micosmologia", afferma che l'odore
ricorda l'"ammoniaca".

Sapore
nullo in principio, un po' acre oppure di "nocciole" alla fine.

Habitat
simbionte di quercia, castagno, faggio, nocciolo ma anche, se molto meno frequente, di conifere. Estate-autunno
anche inoltrato se le condizioni climatiche lo permettono.

Commestibilitá
Velenoso mortale - Contiene Amanitine (di due tipi, alfa e beta), molecole cicliche che bloccano selettivamente
l'enzima Rna-polimerasi coinvolto nella sintesi proteica, e Falloidine (PM 1000), altro tipo di ciclo-peptidi ugualmente
dannosi per la membrana cellulare, poiché legano con l'actina, proteina strutturale che mantiene in posizione i canali
ionici ed in tal modo dalla cellula fuoriescono ioni sodio ed entrano ioni potassio: la cellula quindi si gonfia fino a lisare.
La maggior parte delle intossicazioni dipendono da questo fungo.Si manifestano nel giro di 10 – 12 ore (sindrome a
lunga incubazione).

 
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