TARTUFI E FUNGHI

08 - Agrocybe aegerita

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maxpower1th
view post Posted on 13/12/2011, 15:53




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L' Agrocybe aegerita, volgarmente conosciuto come Piopparello oppure Pioppino,
è uno dei più gustosi, profumati ed apprezzati funghi commestibili. È una specie
saprofita piuttosto adattabile che si presta molto bene alla coltivazione artificiale,
su ceppi di latifoglie (es. pioppo o sambuco) parzialmente interrati ed umidi, ma
non bisogna allagare il terreno circostante in quanto un eccesso di acqua può
inibire completamente la formazione dei carpofori.

Cappello
Giovani esemplariInizialmente bruno assai scuro, via via sempre più chiaro attraverso
il colore del caffelatte, anche molto pallido ma quasi sempre con tonalità appena più
scura verso il centro, dove appare appena rilevato (lievissimo umbone). Può arrivare
a 14 cm di diametro. Da semisferico a quasi piano presenta una superficie (cuticola)
lievemente corrugata e spesso fessurata per la siccità, mentre a tempo umido si
presenta un po' untuoso.

Lamelle
Le lamelle sono fitte e di colore bianco-beige, poi grigio-brunastro ed infine color tabacco
per le spore mature. Intervallate da numerose lamellule, in sezione appaiono alte e
mostrano un attacco al gambo appena raccordato, leggermente decorrenti.

Gambo
Assai variabile per diametro ed altezza, generalmente slanciato soprattutto negli
esemplari giovani, flessuoso, fibroso e consistente, da bianco a brunastro per la sporata,
rivestito da minute fibrille longitudinali.

Anello
Persistente, attaccato in alto a formare un colletto inverso membranoso che si colora di
bruno allorché ricoperto dalle spore cedute dalle lamelle.

Carne
Bianca ma di colore scuro sul gambo ed alla base di questo.

Odore
caratteristico ma di difficile descrizione; alcuni autori lo avvicinano al lievito o al "profumo
di vecchie botti da vino", altri ancora al "formaggio stagionato" oppure alla "pasta del pane".

Sapore
mite, molto aromatico.

Spore
Brune-rugginose in massa, ovali e bruno chiaro al microscopio.

Habitat
Su tronchi marcescenti (ma anche vivi fino all'attacco definitivo del fungo) di molte latifoglie
specialmente di pioppo, olmo, sambuco oppure salice a tempo mite ed umido, dalla
primavera all'autunno inoltrato.

Commestibilità
Eccellente. Uno dei funghi più apprezzati come commestibile. Alla cottura sprigiona un profumo intenso,
percepibile anche a distanza. È opinione diffusa - benché non dimostrabile - che gli esemplari che si
sviluppano su legno di Sambuco siano più saporiti.

Attenzione
astenersi dal raccogliere esemplari troppo vecchi, in quanto gli stessi possono risultare indigesti (e
secondo recenti studi sembrano contenere tracce di un tipo di aflatossina). Evitare nella maniera più
assoluta il consumo di esemplari che crescono ai bordi delle strade o al di sopra di intonaci screpolati
dall'umidità (o comunque sopra substrati innaturali).

Note
Viene normalmente commercializzato anche proveniente da coltivazione artificiale. Si raccomanda di non
coltivarlo sopra ceppaglie in ambienti costantemente privi di luce: secondo voci non confermate, sembra
che in condizioni di stress detta specie produca delle tossine.
 
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