TARTUFI E FUNGHI

Come Addestrare un Cane per la Ricerca dei Tartufi

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maxpower1th
view post Posted on 19/9/2011, 21:42




Non è semplice addestrare un cane per la ricerca dei tartufi. Bisogna avere un (bel) pò di esperienza e tantissima pazienza. Dobbiamo capire che il cane non parla la nostra lingua (qualunque essa sia), per semplificare al massimo possiamo immaginare di avere davanti a noi uno straniero e dobbiamo fargli capire cosa vogliamo e allo stesso modo con il nostro cane.
I metodi utilizzati sono numerosissimi e a volte anche un pò fantasiosi; ciò che può essere giusto per uno sicuramente sarà sbagliato per qualcun'altro e via discorrendo. In questa sezione mi limiterò a riportare le diverse informazioni reperibili su internet e i relativi link per chi volesse approfondire. Non ci resta che divertirci un pò e magari chissà possiamo imparare qualcosa di nuovo (chi sa??? :huh: ).

mf_pcwhack

Edited by maxpower1th - 24/3/2015, 10:41
 
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maxpower1th
view post Posted on 19/9/2011, 22:14




Come addestrare un cane per la ricerca dei tartufi

La legge italiana, in merito alla ricerca del tartufo, prevede l'uso obbligatorio di un cane
addestrato a tale scopo. In teoria tutte, o quasi tutte le razze canine potrebbero essere
utilizzate per la ricerca dei tartufi, quello che in realtà più conta è la predisposizione del
cane stesso alla cerca e l'apprendimento di un buon metodo su come addestrare il cane da
tartufi. Per ora il cane più utilizzato per la ricerca del tartufo è il classico "bastardino",
ovvero un incrocio derivato da razze braccoidi, in quanto si ritiene che questi cani, oltre a
sopportare al meglio i disagi derivanti dalla ricerca dei vari tipi di tartufo, siano anche più
resistenti alla fatica della cerca, alle malattie e con un fiuto e una dedizione proverbiali.
Anche il rapporto che si viene ad instaurare tra questo tipo di cane ed il suo padrone è
veramente particolare. Vediamo ora come addestrare un cane da tartufi. I cani, come le
persone, anche se appartenenti alla stessa razza, non sono tutti uguali ed hanno caratteristiche
ed attitudini diverse; un cane intelligente, che si diverte nella cerca del tartufo, instancabile,
motivato e concentrato è il cane ideale per questo scopo, qualsiasi sia la razza a cui appartiene.
Detto questo possiamo concludere il discorso dicendo che quello che più conta non è la razza
del cane ma bensì il suo addestramento. Cosa che reputo fondamentale, per apprendere come
addestrare un cane da tartufi, è instaurare un rapporto amichevole con il proprio cane, rapporto
in cui il cane deve sviluppare un forte senso di fiducia, rispetto ed "appartenenza" nei confronti
del padrone. E' necessario che il cane apprenda bene i comandi base come fermo, seduto, cerca
e che risponda prontamente quando sente il suo nome. Una volta che avremo instaurato un buon
rapporto con il cane questo ci seguirà volentieri nell'apprendere qualcosa di nuovo ed è a questo
punto che potremo iniziare l'addestramento vero e proprio alla cerca del tartufo. E' molto importante
che l'addestramento venga svolto più come un divertimento che un lavoro, questo per invogliare
maggiormente il cane alla cerca; le fasi di addestramento non devono essere lunghe ed estenuanti,
ma al contrario, ai primi segni di stanchezza e mancanza di concentrazione da parte del cane e
meglio smettere per poi riprendere più tardi o il giorno successivo se necessario. Come addestrare
un cane da tartufi e quando? Si può iniziare l'addestramento quando il cane ha due o tre mesi di
vita e questo va fatto dalla persona che lo ha in custodia e che intende utilizzarlo nella ricerca dei
tartufi. Meglio se si abitua fin da piccolo il cane a giocare con dei piccoli pezzi di tartufo, così che
impari subito bene a riconoscerne l'odore.

Quali sono le razze di cane utilizzabili per la ricerca dei tartufi? Ecco un breve elenco delle principali razze:
Pointer: è una cane da caccia dal fiuto molto fine e famoso per le sue "ferme"; molto mansueto, facilmente
addomesticabile, veloce ed ubbidiente. Nella ricerca dei tartufi l'unico difetto può essere rappresentato dalla
sua velocità che può rappresentare un ostacolo nella cerca e nel ritrovamento dei preziosi funghi.
Lagotto: è considerato da molte persone il cane ideale per la cerca dei tartufi in quanto è specializzato nella
ricerca dei tartufi su qualsiasi tipo di terreno; ha un buon fiuto, è molto docile, intelligente e sempre concentrato.
Unico difetto è estremamente lento!
Griffone a pelo duro ( korthals): gran cercatore, instancabile, paziente, docile e socievole; nasce come cane da
caccia ma se si inizia subito l'addestramento nei primi mesi di vita non verrà mai distratto dalla selvaggina.
Ottimo cercatore di tartufi.
Bracco italiano: è un cane potente, molto resistente alla fatica ma lento; non è difficile da addestrare in quanto
abbastanza predisposto all'apprendimento e di carattere docile.
Spinone italiano: è una delle razze canine che vengono più utilizzate nella ricerca del tartufo, dal fiuto molto
sviluppato e sensibile, ubbidiente e molto resistente alla fatica. Essendo caratterizzato da una taglia piuttosto
grande non è un cane molto veloce.
Labrador: questo cane viene utilizzato per l'accompagnamento dei non vedenti e anche per i salvataggi in acqua;
molto valida la sua azione instancabile nella cerca del tartufo. Mantello di color giallo, nero e marrone.

Per iniziare l'addestramento del cane bisogna "costruire" una pallina con uno straccio al cui interno andremo a riporre
dei pezzettini di tartufo; la dimensione di questa pallina deve essere tale che impedisca al cane di poterla ingoiare.
Si inizia cominciando a tirare la pallina di pezza in un luogo che il cane possa vedere; per istinto il cane è portato a
seguirla e bisogna quindi piano piano insegnarli a riportarcela. Quando lo farà dovremmo premiarlo con un qualcosa
di particolarmente gradito al cane, biscottini e carezze solitamente vanno bene. La fase successiva consiste nel gettare
la pallina in mezzo all'erba alta, cosicché, non potendola vedere, il cane si avvalga del suo fiuto per ritrovarla e portarcela;
in seguito dovremmo lanciare la pallina senza essere visti dal cane in modo da obbligarlo a cercare e fiutare. E' molto
importante che prima di passare ad una fase successiva il cane abbia compreso appieno e senza esitazioni quella precedente.
A questo punto si può cominciare a sistemare la pallina in una fessura del terreno, in modo da incastrarla e far si che il cane
cominci a raspare con le zampe; una volta che il cane avrà appreso a raspare si può sotterrare qualche tartufo nel terreno e
lasciarli li per qualche ora affinché l'odore si propaghi nel terreno e poi farli cercare dal cane. Nel caso il cane facesse fatica ad
apprendere una nuova fase di addestramento si può alternare questa a quella precedente per facilitare così l'apprendimento
del cane. Appresa questa ultima fase il cane è pronto per essere portato in qualche tartufaia e, nel caso abbiamo fatto un buon
lavoro, possiamo goderci il cane e la sua cerca.


Link: www.mr-loto.it/cane-tartufo.html
 
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maxpower1th
view post Posted on 20/9/2011, 20:55




Addestrare il cane da tartufo

Iniziamo col dire che sono molte le razze di cane che possono essere adatte alla ricerca del tartufo, come già ricordato in questo post, e i meticci non sono da meno.
Per addestrare un cane alla ricerca del tartufo, la migliore cosa da fare è rivolgersi ad un esperto addestratore. Nel caso in cui foste impossibilitati a trovarne uno nella vostra zona, potreste sempre provarci da soli e con un po’ di pazienza chissà che non riusciate a fare del vostro cane un perfetto campione!
Ecco alcuni suggerimenti: procuratevi un ovetto metallico forato (potete utilizzare un infusore per le tisane) e metteteci dentro un batuffolo di ovatta imbevuto di olio aromatizzato al tartufo oppure dei pezzetti di tartufo. E’ consigliabile usare l’ovetto metallico per i primi esercizi affinché il cane desista dal mordere il tartufo. Ovviamente è importante conquistare la fiducia del nostro animale e offrirgli una ricompensa (squisiti biscottini) ogni volta che riesce a trovare l’ovetto. Iniziate con lanciare l’uovo lontano e appena il cane riesce a trovarlo siate pronti con la ricompensa! Successivamente dovrete insegnare il riporto, ovvero la ricompensa dovrà essere data solo quando il cane riesce a scovare l’ovetto lanciato e a riportarlo a voi. Gradualmente dovrete aumentare la difficoltà lanciando più ovetti alla volta e dando il comando “cerca”. In questo caso la ricompensa dovrà essere assegnata solo quando il vostro cane avrà portato a termine tutto l’esercizio e avrà risposto con diligenza ai vostri comandi. Si proseguirà l’addestramento nascondendo l’ovetto sotto uno leggero strato di terra. Il cane all’inizio deve vedere dove avete nascosto l’ovetto e al vostro comando dovrà cercarlo. L’ultimo tipo di esercizio consiste nel sotterrare l’ovetto senza farvi vedere dal cane e abituarlo a cercarlo in maniera autonoma al comando “cerca”.

Link: http://www.vitadacani.info/2009/01/24/adde...ane-da-tartufo/
 
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Molox_2
view post Posted on 21/9/2011, 22:48




Come al solito l'idea è buona, speriamo di trovare qualcosa di nuovo e interessante

yes
 
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maxpower1th
view post Posted on 21/9/2011, 23:28




L'addestramento del cane da tartufo: regole generali

L'addestramento di un cane da tartufi è solo secondario all'instaurare un rapporto sano e di collaborazione con il proprio cane. Non si può pensare di addestrare un cane con il quale non abbiamo alcun tipo di rapporto, che non torna se richiamato, che non condivide nulla con noi se non il momento del pasto. Addestrare significa quindi in primis far nascere un rapporto, una collaborazione, il cane deve avere necessariamente piacere nel lavorare assieme al conduttore, in particolare nella cerca del tartufo dove se il cane decide che non vuole lavorare noi restiamo a bocca asciutta! Prima di tutto quindi occorre pensare a come gettare le basi per un futuro compagno di lavoro, inizando a giocare spesso con il cane, insegnando i comandi base (seduto, terra, resta, condotta senza troppe pretese al guinzaglio). Insegnare queste cose al cane è assolutamente necessario, sia per avere un mezzo di comunicazione col cane sia per avere il controllo della situazione se necessario (pensate ad un cane che sta lavorando, voi vedete in lontanza qualcosa che non vi quadra, tipo bocconi, contenitori sospetti, dite al cane "fermo" e lui si immobilizza salvandosi la vita). Qualunque tipo di educazione di base va fatta solo ed esclusivamente con metodi non coercitivi e sfruttando il rinforzo positivo. E' però importante sapere cosa al cane piace se vogliamo dare un premio valido. E' inutile tentare di premiare un cane con il cibo se non ne vuole sapere, bisogna cercare una soluzione diversa (gioco, coccole). Io stessa mi ostinavo all'inizio a premiare Paprika (la border collie) con gustosi premi in cibo ma lei non voleva assolutamente saperne, lei cercava il tartufo perchè si aspettava di giocare con me! Allora il premio è diventato il lancio (dello strufio all'inizio) di un legnetto o altro e lei è felicissima di fare questo gioco divertente!
Per quanto riguarda il lagotto nello specifico ritengo che sia in assoluto un cane facile da addestrare, sempre attendo a quello che fa il conduttore al quale è molto legato. E' un cane che lavora vicino e con metodo, per nulla frettoloso, per questo è uno dei migliori in assoluto!!!!
Una volta instaurato un buon rapporto con il cane questo sarà felice di seguirci nel fare qualcosa di nuovo ed è in quel momento che possiamo iniziare a fare sul serio! Se abbiamo gettato buone basi l'addestramento alla cerca e al riporto sarà molto più facile e veloce perchè il cane è ben predisposto nei nostri confronti e collaborerà volentieri anche se non sa ancora cosa vogliamo da lui. E' fondamentale iniziare l'addestramento come un gioco, utilizzando palline, stracci, strufi, a seconda di quello che preferite voi e il cane, da lanciare invitando poi il cane una volta afferrato l'oggetto a venire verso di noi (vedi allora l'importanza di un richiamo perfetto!!!), pian piano si passerà al "lascia" offrendo al cane in cambio del suo prezioso oggetto un bocconcino gustoso o un gioco. E' importante non cercare di "rubare" l'oggetto al cane ma aspettare che sia lui a capire che per ottenere un premio deve necessariamente cedere quello che ha in bocca. In questo modo non si scatenano competizioni con il cane che avrebbero solo la funzione di minare il rapporto di fiducia che avete costruito. Il cane deve avere totale fiducia in voi, deve sapere che cedervi l'oggetto è la cosa più vantaggiosa da fare.
Queste cose vi fanno capire perchè io sia contraria al fatto che venga dato da magiare il tartufo ai cani per invogliarli nella cerca, preferisco che il cane cerchi il tubero perchè sa che è il modo migliore per ottenere qualcosa di buono (oltre ad essere un'attività divertente) dal conduttore e non direttamente dalla terra!!!! Tanto per capirci, i cani da valanga o da soccorso non cercano persone sperdute perchè poi se le mangiano ma solo perchè poi verranno premiati con il gioco!!!! Il tartufo è un pò la stessa cosa, tenete conto che a molti cani piace già di suo quindi è bene evitare che imparino a mangiarlo fin dall'inizio. Poi perchè mai un cane che trova una cosa prelibata da mangiare sotto terra dovrebbe riportarla a noi per farsi dare il più delle volte una crocchetta insipida????
Quindi basare la cerca fin dall'inizio sul gioco e sul reciproco scambio e premiare nella maniera giusta è la cosa migliore per avere un futuro campione. Ricordate poi che ai cani (e al lagotto in particolare) piace essere apprezzati dal compagno a due zampe, se vi vedono felici lo saranno anche loro, faranno di tutto per compiacervi!
Sarebbe estremamente lungo e noioso spiegare in un'unica volta come si addestra un cane da tartufo ma se avrete pazienza nel tempo vi darò qualche dritta o chiarimento alle vostre domande. E ricordate: divertivevi!!!!!
Marta

Link: http://lagottoromagnoloetartufi.blogspot.c...o-del-cane.html
 
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maxpower1th
view post Posted on 22/9/2011, 13:58




Le note che seguono sono frutto della nostra esperienza e ovviamente non pretendono di esaurire un argomento così vasto. Ci farà piacere se vorrete inviarci le vostre considerazioni.

Finalità dell'Addestramento

Noi non ci accontentiamo di avere dei buoni cani da tartufo ma cerchiamo soggetti con una cerca allegra e piacevole da vedere e con un'andatura briosa. Poter ammirare il lavoro del proprio cane è una delle cose di maggiore soddisfazione per un tartufaio, un bravo cane con una cerca spettacolare rende piacevoli anche quelle giornate in cui il tartufo scarseggia.

L'attitudine alla cerca e l'andatura allegra sono in gran parte doti naturali che vanno ricercate con la selezione, però anche con un addestramento mirato è possibile aiutare il cane ad esprimere al meglio le sue potenzialità.

Per queste ragioni, per noi, l'obbiettivo principale dell'addestramento dev'essere quello di sviluppare al massimo l'attitudine alla cerca, che costituisce l'attività essenziale per trovare i tartufi, mentre non riteniamo utile insistere particolarmente sulla raspata e sul possesso di buca anche perchè poi il cane dovrà imparare a fermarsi sulla forata (almeno sul tartufo bianco).

Noi non facciamo un addestramento particolare per le prove di lavoro, tutti i nostri cani sono addestrati per andare a tartufi, per una buona riuscita nelle prove è bene che il cane, oltre ad avere buone qualità naturali, sia facilmente adattabile ai terreni più svariati e che quindi abbia esperienza su tutti i tipi di tartufo e su tutti i terreni.

Alcune Premesse

Il Lagotto è un cane in genere facile da addestrare, è consigliabile iniziare a due - tre mesi e con un po' di pazienza sarà possibile avere grandi soddisfazioni. L'addestramento deve essere portato avanti da una sola persona che dovrebbe essere colui che di norma accudisce il cane.

L'addestramento deve essere un momento di gioco e di divertimento, gli esercizi vanno ripetuti per pochi minuti ogni giorno e devono essere interrotti appena l'attenzione dell'allievo diminuisce. E necessario che il cane apprenda perfettamente un esercizio prima di passare ad uno più complesso. Una volta che ha dimostrato di avere appreso bene la prima fase ed è in grado di trovare dei tartufi che siano stati sotterrati è necessario poterlo portare in una tartufaia naturale per procedere con le fasi successive

Riporto e Cerca

Noi abitualmente facciamo giocare i cuccioli fin dai primi mesi con dei pezzetti di tartufo, lasciamo che si abituino a mangiarli e ben presto imparano a cercarli per terra seguendone il profumo.

L'addestramento vero e proprio lo iniziamo utilizzando una pallina (strufiòn) fatta con uno straccio legato con in mezzo dei pezzetti di tartufo, dell'olio aromatizzato al tartufo o anche una noce moscata, le dimensioni devono essere tali che il cane non possa ingoiarla. Si inizia insegnando il riporto: la pallina viene lanciata in modo che il cane la veda ed in genere è portato naturalmente ad inseguirla e a prenderla in bocca, un po' alla volta si deve abituare a riportarla al conduttore e quando lo fa va premiato con delle carezze ed un bocconcino.

Progressivamente si lancia la pallina in mezzo all'erba in modo che il cane non veda esattamente dove cade e debba cercarla tramite il fiuto, infine si lancia senza che il cane la veda e si incita alla cerca. Per questa fase è utile disporre di uno spazio erboso abbastanza ampio e si deve lavorare contro vento in modo che il cane impari a cercare con impegno e ad allargare l'azione di diverse decine di metri.

In certi casi può essere stimolante far lavorare il cane assieme ad un altro che sia allo stesso livello in modo da stimolare una competizione, bisogna fare attenzione però che se uno dei due prevale nettamente l'altro può demoralizzarsi, ottenendo un effetto contrario a quello che cerchiamo.

Raspata

Solo quando siamo soddisfatti dell'azione di cerca del nostro allievo iniziamo a sotterrargli la pallina, mettendola in una fessura del terreno o in un buco aperto, in modo che la trovi facilmente ma che non possa raggiungerla con la bocca ed inciteremo il cane finchè non inizierà a raspare, un terreno sabbioso facilita l'azione.

Se le prime volte non vorrà raspare si riprova alternando gli esercizi di cerca allo scoperto.

Una vota che il cane ha imparato a raspare per raggiungere la pallina si passa a seppellire dei piccoli tartufi, iniziando sempre con il buco aperto. dopo aver sotterrato il tartufo è necessario lasciare passare alcune ore perchè l'odore si diffonda nel terreno

Se il cane fatica ad apprendere un nuovo esercizio questo va alternato con quelli precedenti, in modo che abbia sempre la soddisfazione del ritrovamento, è meglio sospendere la seduta di addestramento dopo un successo che insistere troppo e fermare il cane senza che abbia trovato.

L'addestramento può essere fatto con qualsiasi tipo di tartufo, in genere è più facile con il bianchetto o con lo scorzone che, trovandosi in quantità più abbondante rendono più facile l'approccio alla pastura (tartufaia naturale).

un cane addestrato con il bianchetto in primavera o con lo scorzone in estate quando arriva la stagione del bianco forerà subito.

In pastura

Quando il nostro cane fora facilmente i tartufi che gli abbiamo sotterrato si può passare alla cerca in una tartufaia naturale, per le prime uscite sarebbe utile poter avere anche un cane più esperto in modo da provare di far continuare al nostro allievo delle forate già iniziate. Una volta che ha fatto le prime forate è meglio portarlo fuori da solo, il lavoro in coppia può essere stimolante per certi soggetti, mentre altri possono demoralizzarsi, alcuni cani tendono ad andare a rimorchio e aspettano che fori il compagno.

Per questa fase ci vorrebbe solo tanto tartufo, cosa che coi tempi che corrono rischia di essere sempre più un ricordo. Proprio per questo insegnare ad un cane oggi è molto più difficile di quello che poteva essere 10 o 20 anni fa', allora quando c'era molto tartufo e pochi tartufai qualsiasi cane andava bene, oggi se non si dispone di un soggetto con buone qualità naturali l'addestramento può risultare estremamente problematico.


Link: www.lagotto.net/addestramento.htm
 
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maxpower1th
view post Posted on 23/9/2011, 21:33




Andiamo a scoprire come addestrare un cane da tartufi. Solitamente, per l’addestramento sono necessari almeno due o tre mesi, ma se avremo pazienza alla fine del periodo potremo contare su soddisfazioni enormi. È importante ricordare che l’addestramento preferibilmente deve essere effettuato da una persona sola, e cioè quella che normalmente si prende cura dell’animale. L’addestramento deve rappresentare una fase di divertimento e gioco, con esercizi da ripetere solo per pochi minuti al giorno e da interrompere nel momento in cui il cane dimostra di non essere più attento e manifesta stanchezza. È importante che l’animale impari perfettamente come eseguire un esercizio prima che passi a uno più complicato. Nel momento in cui l’animale avrà imparato a trovare tartufi che abbiamo sotterrato noi, potremo iniziare a portarlo in una tartufaia naturale, per farlo confrontare sul campo. Come eseguire, dunque, l’addestramento? Si può cominciare facendo giocare il cane fin dai primi mesi di vita con dei pezzi di tartufo, in modo che si abitui a mangiarlo e seguendone l’odore impari a cercarli. Dopodiché inizia l’addestramento vero e proprio, da eseguire con una specie di pallina realizzata con uno straccio appallottolato nel quale sono stati inseriti dei pezzi di tartufo. In alternativa lo straccio può anche essere aromatizzato con noce moscata o olio al tartufo. L’importante, ovviamente, è che le dimensioni della pallina siano tali che non possa essere inghiottita. Cominceremo insegnando l’operazione di riporto: lanciamo la pallina facendola vedere al cane. Egli la inseguirà e la prenderà in bocca. Nostro compito sarà quello di insegnargli a riportarcela, premiandolo con un bocconcino, altro cibo o una carezza. Con il passare del tempo lanceremo la pallina in mezzo all’erba, così che il cane non riesce a vedere in maniera esatta dove cade e sia costretto a cercarla facendo ricorso al proprio fiuto. Quindi, la fase successiva consisterà nel lanciare la pallina in modo che il cane non la veda, e lo spingeremo a cercarla. Per questo momento dell’addestramento avremo bisogno, ovviamente, di uno spiazzo erboso abbastanza grande. Dovremo, inoltre, agire contro vento, così che l’animale apprenda una ricerca impegnativa e sia in grado di ampliare il raggio d’azione di molti metri. In alcune occasioni, se se ne ha la possibilità, è utile e divertente far sì che il cane impari insieme con un suo simile, purchè esso sia al suo stesso livello. La competizione può rappresentare uno stimolo. Facciamo attenzione, comunque, a evitare che a prevalere sia sempre uno dei due: in questo caso l’altro potrà demoralizzarsi con effetti non utili rispetto all’addestramento. Quando riteniamo che la fase di lancio e ricerca sia stata completamente assimilata dall’animale, passeremo a sotterrare la pallina, inserendola in un buco aperto o in una fessura del terreno. Il cane, così, potrà trovarla con facilità ma non raggiungerla semplicemente con la bocca. A quel punto sarà costretto a iniziare a raspare. Potremo prediligere per i primi tempi un terreno sabbioso, in modo da rendergli più semplice l’azione. Se notiamo che il cane si mostra restio a raspare, inseriamo di nuovo qualche esercizio di ricerca allo scoperto. Infine, sarà possibile inserire nel terreno direttamente i tartufi.

Link: www.guide-online.it/addestrare-cane-da-tartufi/
 
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amamusca
view post Posted on 23/9/2011, 22:08




Alcune informazioni sembrano intriganti.
 
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the seekar
view post Posted on 26/9/2011, 07:58




effettivamente su internet si trovano molte cose, ma per quanto riguarda il nostro caso, si parla quasi sempre delle stesse cose, nel senso che la maggior parte dei siti non fanno altro che riportare le poche cose che hanno letto da qualche altra parte.
 
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maxpower1th
view post Posted on 25/3/2012, 15:23




Voglio portare all'attenzione che un pò più sopra c'è scritto che il Lagotto è facile da addestrare.
Secondo me chi lo ha scritto è in errore perchè non esiste una razza più facilmente addestrabile
rispetto ad altre razze; l'addestramento di un cane dipende da molte variabili e tra queste,
secondo me, anche la preparazione dell'addestratore.

:B):
 
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lupo_solitario
view post Posted on 4/4/2012, 14:07




Purtroppo mi hanno riferito di persone che sfornano enormi numeri di cucciolate, solo per selezionare un numero limitatissimo di cuccioli che secondo loro sono già predisposti e saranno i futuri campioni, gli altri non si sa bene che fine fanno; non posso verificare l'informazione, ma la persona che me l'ha riferita è una persona corretta.
 
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amamusca
view post Posted on 9/4/2012, 10:27




Max devi sapere che tantissimi non fanno altro che improvvisare, basando il tutto su esperienze di seconda o terza mano, non considerando che quasi sempre si tende a colorare un pò troppo la verità, il che porta inevitabilmente il neofita a compiere tanti di quegli errori da desistere nel suo intento. E' anche vero che tanti non fanno altro che sfornare cucciolate per riservarsi qualche elemento migliore e svendere a quattro soldi le restanti cucciolate (se riescono a venderle).
Ho avuto modo di poter vedere gente del genere all'opera e ti assicuro che se a me fanno pena al resto dell'umanità fanno schifo.
Proprio l'altro giorno ho portato il mio cagnolino a fare una passeggiata con me per strada e ho avuto la pessima idea di passare per il centro della mia cittadina. Mi ritrovo a passare davant a un bar frequentato da bracconieri e intrallazzatori, che ievitabilmente iniziano a fare battutine rivolte verso la mia persona, in principio mi ha dato fastidio e quasi quasi non mi sarebbe dispiaciuto dargli una bella lezione, ma poi facendo risbolllire il sangue mi sono detto, ma che ti ci metti a fare con questi sfigati.
Ci sarebbe molto da dire contro questi personaggi che si fanno pena da soli, ma tanto non ne vale la pena.
 
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kitgiax
view post Posted on 19/11/2012, 00:02




Non ti curar di loro ma guarda e passa...........
 
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12 replies since 19/9/2011, 21:21   6310 views
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