TARTUFI E FUNGHI

Informazioni di carattere generale

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maxpower1th
view post Posted on 5/1/2012, 23:32




Per prima cosa dobbiamo dire che la normativa italiana disciplina la raccolta, coltivazione e
commercializzazione dei tartufi freschi o conservati destinati al consumo. Quindi dobbiamo
rispettare quello che la normativa prevede e agire secondo correttezza e con educazione.
Impariamo il rispetto per la natura e evitiamo di distruggere tutto quello che ci capita a tiro.


:B):
 
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maxpower1th
view post Posted on 6/1/2012, 14:45




L'attuale normativa prevede che i tartufi destinati al consumo da freschi
devono appartenere ad una delle specie seguenti:

1) Tuber Magnatum Pico (tartufo bianco).

2) Tuber melonosporum Vitt. (tartufo nera pregiato)

3) Tuber brumale var. moschatum De Ferry (tartufo moscato)

4) Tuber aestivum Vitt. (tartufo d' estate o scorzone)

5) Tuber aestivum var. uncinatum Chatin (tartufo uncinato)

6) Tuber brumale Vitt. (tartufo nero d' inverno o trifola nera)

7) Tuber borchii Vitt. T. albidum Pico (tartufo bianchetto o marzuolo)

8) Tuber macrosporum Vitt. (tartufo nero liscio)

9) Tuber mesentericum Vitt. (tartufo nero ordinario)


:B):
 
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maxpower1th
view post Posted on 6/1/2012, 15:34




Inoltre è vietato il commercio di tartufi freschi di qualsiasi specie diversa da quelle sopraindicate.
 
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maxpower1th
view post Posted on 6/1/2012, 16:52




L'attuale normativa prescrive quali sono le caratteristiche botaniche ed organolettiche
delle specie commerciali sopraindicate. Normalmente l'esame per l' accertamento delle
specie puo' essere fatto a vista in base alle caratteristiche illustrate dalla normativa e
in caso di dubbio o contestazione, con esame microscopico delle spore eseguito a cura
del centro sperimentale di tartuficoltura di Sant' Angelo in Vado del Ministero dell' agricoltura
e delle foreste, o del centro per lo studio della micologia del terreno del CNR di Torino o dei
laboratori specializzati delle facolta' di scienze agrarie o forestali o di scienze naturali
dell' universita' mediante rilascio di certificazione scritta.
 
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maxpower1th
view post Posted on 6/1/2012, 21:44




Quanto scritto significa che per poter riconoscere a quale specie appartiene un tartufo
è sufficiente una "semplice occhiata" per individuare le caratteristiche fondamentali.
Ovviamente il discorso è valido soprattutto per i più esperti, questo perchè alcuni dei
su elencati tartufi si assomigliano molto e per un occhio poco esperto il discorso non
è semplice.

Comunque possiamo far fare un esame microscopico delle spore eseguito a
cura di istituti preposti, i quali ci daranno una risposta sicura mediante rilascio
di certificazione scritta. Ma quando possiamo rivolgerci a tali istituti?

La normativa prevede che possiamo chiedere il supporto di tali istituti quando
non siamo sicuri della specie a cui appartiene il tartufo che è in nostro possesso;
ma in questo caso però possiamo semplicemente rivolgerci a qualcuno che è più
esperto di noi e risparmiare un pò di tempo e soldini.

Inoltre è previsto il ricorso a tali istituti in caso di contestazione; ma che significa?
Vuol dire che se durante una delle nostre uscite ci ferma un ufficiale preposto alla
vigilanza e dice che per es. abbiamo preso un tartufo che non può essere cavato
e quindi siamo soggetti a sanzione; se noi pensiamo invece di essere nel giusto
allora possiamo contestare il tutto e possiamo avvalerci dei suddetti istituti per
una perizia.


:B):
 
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maxpower1th
view post Posted on 7/1/2012, 20:43




Ma dove è possibile effettuare la ricerca e la raccolta dei tartufi? Secondo
la normativa vigente la raccolta dei tartufi e' libera nei boschi naturali e
nei terreni non coltivati, nel rispetto delle modalita' e dei limiti stabiliti dalla
legge.

C'è un piccolo però e cioè nelle aree rimboschite, diverse dalle tartufaie controllate
o coltivate, la raccolta dei tartufi e' consentita dopo quindici anni dal rimboschimento.
Ma cos'è un area rimboschita? Le aree rimboschite sono quei terreni ove il bosco era
presente fino ad epoca più o meno recente e comunque quelle zone che per vari motivi
erano prive di vegetazione o precedentemente non boscate e vengono ricoperte da
alberi adatti a quella zona.
 
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maxpower1th
view post Posted on 8/1/2012, 19:44




Cosa sono le tartufaie controllate e le tartufaie coltivate? Le tartufaie controllate sono
le tartufaie naturali migliorate od incrementate con la messa a dimora di un congruo
numero di piante tartufigene; invece le tartufaie coltivate quelle impiantate ex novo.
 
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maxpower1th
view post Posted on 8/1/2012, 20:28




Sui tartufi prodotti nella tartufaie coltivate o controllate ha diritto di proprieta'
il conduttore del fondo. Il conduttore è colui che può vantare un diritto su una
cosa mobile o immobile per un dato tempo, riconosciuto e tutelato dalla legge.

(E' una definizione volutamente approssimativa, per rendere concetto chiaro).

^_^
 
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maxpower1th
view post Posted on 9/1/2012, 09:19




Il diritto su una tartufaia controllata o coltivata non si crea dal nulla, ma su
richiesta di coloro che ne hanno titolo, la regione, rilascia attestazione di
riconoscimento delle tartufaie controllate o coltivate.
 
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maxpower1th
view post Posted on 9/1/2012, 10:29




Che cosa deve fare il conduttore del fondo per riservarsi il diritto di raccolta dei tartufi?
Il conduttore del fondo deve delimitare le tartufaie con apposite tabelle, di dimensione
minima di 40 centimetri di larghezza e di 30 centimetri di altezza, esenti da qualsiasi
tassa ed imposta, poste ad almeno 2,50 metri di altezza dal suolo, lungo il confine del
terreno, ad una distanza tale da essere visibili da ogni punto di accesso ed in modo che
da ogni tabella sia visibile la precedente e la successiva, con la scritta a stampatello ben
visibile da terra << raccolta di tartufi riservata >>

E' più che ovvio che se il conduttore del fondo non ottempera agli obblighi di legge, non
può pretendere alcuna tutela e di conseguenza non può impedire che altre persone munite
di regolare tesserino che effettuino la raccolta.

:B):
 
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maxpower1th
view post Posted on 9/1/2012, 11:49




Inoltre le tartufaie controllate o coltivate riconosciute potranno essere tabellate integrando
la dicitura di cui al precedente sesto comma con la dicitura << tartufaia controllata >> o
<< tartufaia coltivata >>

Come emerge dalla normativa in oggetto questa dicitura integrativa è facoltativa.
 
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maxpower1th
view post Posted on 9/1/2012, 12:42




Dove debbono essere posizionate le tebelle per essere in linea con la normativa italiana?
Le tabelle debbono essere collocate su pali od altri sostegni morti e (ripetiamo) poste
ad almeno 2,50 metri di altezza dal suolo, a una distanza tale da essere visibili da ogni
punto di accesso e in modo che da ogni tabella sia visibile la precedente e la successiva
 
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maxpower1th
view post Posted on 9/1/2012, 13:32




Strumento molto utile per la difesa del tartufo è rappresentato dal fatto che i titolari di aziende
agricole e forestali o coloro che a qualsiasi titolo le conducano, possono costituire consorzi
volontari per la raccolta e la commercializzazione nonche' per l' impianto di nuove tartufaie.
Inoltre nel caso di contiguita' dei loro fondi la tabellazione puo' essere limitata alla periferia
del comprensorio consorziato.

Edited by maxpower1th - 9/1/2012, 16:04
 
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maxpower1th
view post Posted on 9/1/2012, 15:59




I calendari per la ricerca e la raccolta dei tartufi sono stabiliti dalla normativa
vigente e possono variare a secondo della regione in cui ci si trova.

:wacko:

Per es. - La Regione Lazio la ricerca e la raccolta dei tartufi e' consentita nei
seguenti periodi:

1) Tuber Magnatum Pico (tartufo bianco) dal 01/10 al 31/12

2) Tuber melonosporum Vitt. (tartufo nera pregiato) dal 15/11 al 15/03

3) Tuber brumale var. moschatum De Ferry (tartufo moscato) dal 15/11 al 15/03

4) Tuber aestivum Vitt. (tartufo d' estate o scorzone) dal 01/05 al 30/11

5) Tuber aestivum var. uncinatum Chatin (tartufo uncinato) dal 01/10 al 31/12

6) Tuber brumale Vitt. (tartufo nero d' inverno o trifola nera) dal 01/01 al 15/03

7) Tuber borchii Vitt. T. albidum Pico (tartufo bianchetto o marzuolo) dal 15/01 al 30/04

8) Tuber macrosporum Vitt. (tartufo nero liscio) dal 01/09 al 31/12

9) Tuber mesentericum Vitt. (tartufo nero ordinario) dal 01/09 al 31/01

:rolleyes:

Edited by maxpower1th - 9/1/2012, 16:19
 
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maxpower1th
view post Posted on 9/1/2012, 17:06




Il Presidente della Giunta regionale puo', con propria ordinanza in relazione a specifiche
e motivate situazioni ed usanze locali e sentito il parere di uno degli istituti scientifici
specializzati, variare il calendario e l' orario di ricerca e raccolta anche per singoli territori
sub - regionali e su proposta degli enti locali interessati.
Qui non c'è molto da spiegare, ma potrebbero chiedervelo durante l'esame per il
rilascio del tesserino, perciò non sottovalutate questo passaggio.
 
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24 replies since 5/1/2012, 23:32   447 views
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